Risarcimento del danno endofamiliare e addebito della separazione

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Il danno provocato dalla violazione di un dovere matrimoniale è risarcibile ma deve essere provato.

La giurisprudenza riconosce in seguito alla separazione il risarcimento dei danni, in particolare per il caso di tradimento coniugale, al coniuge tradito che chiede l’addebito della separazione.  Tuttavia è necessario specificare che il Giudice della separazione non è competente a decidere sulla richiesta di risarcimento danni endofamiliari in quanto allo stesso è riservata una competenza funzionale esclusiva e sarà necessario rivolgersi ad un Giudice ordinario.

La giurisprudenza ha evidenziato che la sola infedeltà di per sé non legittima una domanda di risarcimento dei danni extra-patrimoniali in quanto viene richiesta anche la lesione di beni costituzionalmente protetti.

La Cassazione ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni al coniuge tradito, che aveva provato che il tradimento aveva leso la sua dignità ed il suo onore.

La Suprema Corte di Cassazione ha, anche, affermato che il risarcimento del danno può essere richiesto dal coniuge tradito anche nei confronti dei figli per le particolari modalità traumatiche della crisi coniugale.

Il trasferimento del genitore in una città diversa e la nascita di un altro figlio nel nuovo nucleo familiare possono determinare per i figli di primo letto una grave condizione di deprivazione e senso di abbandono.

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